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Leader come Donald Trump fanno sempre una finaccia

Attenzione: le parole che si riferiscono all’identità di genere non sono state automaticamente declinate al maschile. Queste vengono fatte terminare con una “X” con l’intenzione di lasciare a chi legge la libertà d’interpretazione.

Siamo abituatx a pensare che la figura dellx leader sia vincente, motivante, ispirata, orientata al successo e al risultato, che lavori per un bene superiore, che si sacrifichi per “far andare avanti la baracca”, ecc. Tutte analogie positive, che alimentano un’aura mistica di spirito di sacrificio.

È una narrazione che, anche se solo a volte risulta veritiera, aiuta la figura al potere ad apparire come un buon prototipo di leader. Se, ad esempio, so che il mio capo rimane in ufficio fino alle 22, avrò un’immagine di lui di una persona instancabile, pronta al sacrificio, disposta a farsi carico di ciò che io e lx miex colleghx non riusciamo a fare.

Questa narrazione di leader instancabile, anche se un po’ anni ’70, ha dei lati positivi e negativi.

Ciò che ha sicuramente dei lati negativi è, ad esempio la leadership assimilabile a quella di Donald Trump. Tipica di grandi uomini della politica ma anche di aziende con una gerarchia molto verticale, vede il ruolo del leader maggiormente investito da una figura maschile, che prova piacere nel dimostrare il proprio potere e che fa di tutto per usarlo a proprio favore. È uno stile di comando che mi piace definire “insostenibile“.

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Photo by Andrea Piacquadio from Pexels

Perché leadership insostenibile?

Perché è un connubio di azioni e pratiche che rendono, nel lungo periodo, difficile una permanenza positiva all’interno del loro raggio d’azione.

Vero è che questi personaggi hanno anche un enorme successo, dentro e fuori il sistema che governano. Con le loro doti e grandi risorse riescono facilmente a ottenere una grande popolarità e a ricoprire ruoli di potere molto importanti. Ne sono due esempi eclatanti e particolarmente evidenti nel panorama politico Donald Trump e Matteo Salvini.

Questi leader molto carismatici e dalla personalità ingombrante si gonfiano rapidamente e si sgonfiano con altrettanta velocità, spesso facendo una finaccia.

Ma perché se sono leader di successo poi cadono miseramente?

Proprio perché sono insostenibili:

1. Hanno valori facilmente riconoscibili e molto identitari.

Credono in valori molto comuni come l’amore per la giustizia, la famiglia, il rispetto per la libertà e il guadagno personale o mettono al centro la sicurezza del proprio gruppo di riferimento (es. allontanamento dei migranti,  alla sicurezza di tenere lontano lo spettro del fallimento aziendale);

2. Incarnano un ruolo che riteniamo culturalmente autorevole: il padre severo.

Vale anche se al potere è una donna. Come afferma George Lakoff, è molto comune il paragone tra “sistema di governo” e famiglia. Nell’immaginario collettivo il padre di famiglia è proprio considerato come un amministratore/governante. Questa narrazione vede il leader come un padre severo, incline a usare le maniere forti per farsi rispettare e che deve essere una guida morale per il proprio gruppo i cui membri sono considerati alla stregua di bambini che se non costantemente redarguiti potrebbero fare qualcosa di irreparabile e dannoso per l’immagine della famiglia;

3. Raccontano di se stessx di essere eroi contro un male superiore.

Questi leader hanno bisogno di apparire con uno scopo eroico. Si fanno raccontare come di paladini incrollabili (a cui ogni tanto piace fingere modestia) di fronte a minacce che minano alla sicurezza del proprio gruppo. Queste minacce sono spesso gruppi ben precisi, come ad esempio i migranti (gruppo utilizzato spessissimo da Trump e Salvini) ma possono essere anche i competitor della propria azienda, i precedenti leader (che hanno sicuramente governato peggio di loro), un’élite che minaccia i valori del gruppo come la famosa “casta” o ancora le forze dell’ordine. Che queste minacce siano reali o meno sono estremamente utili a rafforzare l’identità e a rendere ancora più chiara la missione eroica del leader insostenibile;

4. Comunicano utilizzando principalmente emozioni negative come odio e risentimento.

Viste le premesse precedenti risulta difficile pensare che questi leader possano comunicare utilizzando costrutti come “amore” e “fratellanza”. L’idea di fondo è che ogni apertura al dialogo e al ripensamento è indice di debolezza. Nessuno di questi leader potrà mai ammettere un fallimento, figuriamoci chiedere scusa. Le uniche emozioni esprimibili sono la rabbia, l’odio e il risentimento. Tutte emozioni più o meno articolate che vengono indirizzate verso le minacce esterne. Non a caso sono emozioni che incitano all’azione, alla coesione di gruppo e alla rimozione delle minacce esterne che ostacolano al successo dell’eroe leader e del suo gruppo. Sono un esempio i giochi di potere all’interno delle aziende, la ferma opposizione alle fusioni organizzative, ma anche l’odio espresso verso le persone migranti sotto le notizie di attualità delle pagine social del giornali, ecc.

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Photo by Andrea Piacquadio from Pexels

5. Creano magistralmente una realtà alternativa rigida a cui le persone si affidano ciecamente.

Sono bravissimi a creare una narrazione fortemente credibile e incrollabile e sono pronti a utilizzare ogni mezzo e risorsa per alimentarla costantemente. Pena la credibilità della leadership e della loro missione eroica. Un esempio sono le ormai famose fake news o l’opposizione nelle aziende a una riduzione delle diseguaglianze tra uomini e donne tramite formazione specifica sulle molestie sul luogo di lavoro. Fatti che disconfermano la realtà rigida non sono accettate.

6. Portano se stessi e i seguaci a mantenere emozioni negative e credenze rigide costantemente attivate.

Tutto il castello creato ad hoc ha bisogno di enorme energia per essere tenuto rigido e incrollabile. Sia il leader che il gruppo che lo sostiene e governa devono impegnarsi costantemente ad allontanare tutte le informazioni che disconfermano la bontà eroica e infallibile dell’operato che supportano. L’impegno mentale, così come altre energie nell’universo, non sono illimitate e si esauriscono col tempo. Di conseguenza questi leader commettono costantemente errori: azioni incoerenti con i propri valori e che nel lungo periodo si dimostrano inefficaci, mancanza decisionale, clamorosi errori comunicativi. Tutti fallimenti che mostrano la debolezza dell’inflessibile padre di famiglia. Non essendo ammessa la scusa o l’ammenda optano per l’utilizzo della menzogna, la diffusione di responsabilità, l’accusa verso la minaccia esterna. Questo richiede un ulteriore impegno che porta a un circolo insostenibile per chiunque si trovi ad averci a che fare.

7. Si circondano di persone ingaggiate solo superficialmente.

Chi si avvicina a questi eroi rimane scottatx. Lo staff di questi leader si rendono conto dei fallimenti e dell’aura di insostenibilità che sfocia in alti livelli di stress. La loro incoerenza e il loro costante capriccio nel non accettare la realtà disconfermante porta le persone attorno a loro a essere subissate di richieste, in una spirale di impegno lavorativo sempre maggiore e sempre più lontano dall’ideale narrato. Questo ricade sulle persone che hanno attorno che si vedono costrette ad allontanarsi, sia per l’esaurimento per la troppa domanda che per l’incompatibilità dei valori. Questi leader si trovano così circondati da persone poco motivate, che ricercano solo il guadagno, che non hanno sufficiente coraggio per andarsene o estremistx completamente votatx alla causa e follemente difesi da ogni incursione della realtà.

8. Sono egocentrici e impegnati a sfruttare l’ambiente.

Tutto muore sul terreno che calpestano. Il loro costante bisogno di essere al centro dell’attenzione crea una conseguenza catastrofica su tutto ciò che toccano. Sfruttano l’ambiente naturale negando una responsabilità del proprio operato sull’ecosistema, l’ambiente sociale scegliendo di opporsi a politiche per la riduzione delle diseguaglianze (in termini di diritti, salario, carriera, ecc.) e approfittando di emozioni conflittuali, l’ambiente psicologico mettendo in atto scelte e prassi insostenibili per le persone che governano e l’ambiente economico scegliendo di mettere da parte la diplomazia e di attaccare frontalmente anche sulle questioni che riguardano la sostenibilità di altri paesi o di interi settori economici.

Questx leader sono più evidenti sul piano politico soprattutto negli ultimi anni, ma da tempi immemori si trovano nelle aziende e organizzazioni di ogni tipo. Completamente centrati su se stessx e sulla propria immagine di leader potenti, si raccontano come eroi invincibili mentre creano attorno a loro una spirale di sfiducia e stress. Comunicano la propria grandezza sfruttando l’odio e la frustrazione con l’unica conseguenza di un esaurimento di risorse sociali, psicologiche, economiche e naturali in un ambiente complesso che non può sostenerli.

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